Scuola, formazione e ricerca
Epifani ha incontrato i girotondi

 

Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, insieme a Carlo Ghezzi e Giuseppe Casadio, segretari Confederali, ha incontrato oggi pomeriggio una rappresentanza dei "girotondi", fra cui Raffaella Minicucci, Le girandole, Pancho Pardi, Laboratorio per la democrazia, Silvia Bonucci, Girotondi Roma, Giovanni Barattino, Girotondi Genova, Eliana Minicozzi, Girotondi Napoli.


L'incontro è stato l'occasione per discutere ed approfondire le tematiche della scuola, della formazione, dell'università e della ricerca a seguito dell'approvazione della riforma Moratti che scardina il sistema pubblico di istruzione.
 

I girotondi presenti, che avevano dato la loro adesione alla piattaforma "Tu per pochi, io per tutti. Per una scuola, una università, una ricerca pubblica", hanno confermato oggi l'impegno a lavorare su questi temi, insieme alla Cgil e a tutti quei gruppi, associazioni e movimenti che avevano promosso la mobilitazione del 12 aprile a Roma, ora trasformata in una iniziativa per l'11 pomeriggio.
 

"La scuola, la formazione, la ricerca - ha affermato Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil - rappresentano per noi il tema centrale per il futuro del nostro Paese, perché cerniera fra i diritti delle persone, l'idea di uno sviluppo fondato sulla qualità e di una competitività che non si basi sulla riduzione dei diritti dei lavoratori. La nostra battaglia contro la riforma Moratti proseguirà, coinvolgendo quell'ampio arco di gruppi e associazioni che avevano condiviso la piattaforma. In autunno tutti insieme, promuoveremo una grande manifestazione nazionale per la scuola pubblica e contro la riforma approvata per rimettere questi temi al centro dell'attenzione dell'agenda del Paese. Già l'11 aprile - ha concluso Epifani - la Cgil organizzerà una importante iniziativa pubblica alla quale, auspico, possano portare il proprio contributo tutti quei gruppi, associazioni e movimenti, primi fra tutti i girotondi, che sono in campo contro le politiche regressive del governo in materia di scuola, formazione e ricerca".

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