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Sindacati Scuola della Basilicata

NO AGLI ECCESSI DI ZELO
NO AD UN AGGIORNAMENTO ESTEMPORANEO E FORZOSO
NO ALL’ATTUAZIONE PREVENTIVA DELLA LEGGE

Il Ministero, con una comunicazione interna di servizio tenta di imporre a tutte le Scuole dell’infanzia ed elementari un piano di formazione a sostegno di una riforma che non esiste. Una comunicazione di servizio non ha alcun valore impositivo nei confronti delle prerogative delle Scuole autonome.

E’ illegittimo imporre un aggiornamento senza apposita delibera del Collegio Docenti (DPR 275/99, regolamento dell’autonomia, arrtt. 4 - 5 - 6; CCNI del 31/8/99, arrtt. 8 – 13).

E’ fuori luogo su una riforma di cui mancano i decreti di attuazione, non ci sono gli esiti della sperimentazione.

Il percorso formativo proposto tratta argomenti quali tutor, portfolio, responsabile di laboratorio, che hanno validità solo per l’anno in corso e solo per le scuole sperimentatrici.

Le "Indicazioni Nazionali", ad oggi, valgono solo per le 251 scuole che sperimentano la riforma; diventeranno quadro di riferimento per tutte le scuole solo se saranno recepite da un decreto legislativo, che potrebbe modificarle anche sostanzialmente, e sempre che il decreto riesca ad essere vigente per il prossimo anno scolastico. 

Infatti questo, come tutti gli altri decreti legislativi, dovrà seguire, per diventare efficace, un iter indispensabile attraverso pareri e autorizzazioni che coinvolgeranno diversi soggetti istituzionali: la conferenza unificata stato-regioni, il consiglio dei ministri, il consiglio nazionale della pubblica istruzione, le commissioni parlamentari, il consiglio di stato, la corte dei conti.

Oltre a ciò, la legge delega prevede che ogni decreto delegato prima di essere emanato debba avere copertura finanziaria attraverso una apposita norma approvata dal Parlamento. 

Appare quindi grave e fuori luogo ogni eccesso di zelo che può solo determinare confusione e allarmismo nelle scuole.

Sostiene tesi false e prive di fondamento giuridico chi afferma che, ormai, la legge delega è stata approvata e, quindi, dal prossimo anno scolastico le scuole elementari dovranno assumere i modelli di funzionamento previsti per la sperimentazione in corso e adottare i nuovi documenti culturali e pedagogici.

Attuare la controriforma da settembre è impossibile, oltre che sbagliato ! 

  1. non è accettabile che si introducano elementi di riforma, che sconvolgono l’organizzazione della scuola e l’offerta formativa con forme di aggiornamento forzoso e improvvisato;
  2. è illegittimo che si sollecitino i Dirigenti Scolastici a individuare fin da subito i Docenti prevalenti, violando così le prerogative dei Collegi, dei Consigli di istituto e delle RSU e ignorando il Contratto Nazionale di lavoro.

Per salvaguardare la scuola pubblica nel nostro paese, invitiamo Dirigenti Scolastici e Collegi Docenti a rifiutare con forza interventi estemporanei e non supportati da elementi legislativi certi!

Potenza, 8/5/2003

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