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Graduatorie permanenti personale docente: le proposte dei sindacati confederali

Alcuni giorni fa, il Miur ci aveva sottoposto una bozza di Decreto per l'aggiornamento e l'integrazione delle graduatorie permanenti del personale docente.
A parere della FLC Cgil, della Cisl Scuola e della Uil Scuola il testo del Decreto necessita di sostanziali modifiche e integrazioni. Pubblichiamo le richieste unitarie inviate a tale proposito al Miur.

Oggetto: Osservazioni alla bozza di decreto sull’aggiornamento delle graduatorie permanenti del personale docente

L’emanazione delle prossime disposizioni sull’aggiornamento delle graduatorie permanenti del personale docente deve rappresentare l’occasione per superare i problemi applicativi e interpretativi che hanno caratterizzato le ultime procedure. Ciò in particolare alla luce delle rilevanti modifiche introdotte dalla nuova tabella di valutazione della terza fascia che hanno comportato lo scorso anno il succedersi di disposizioni, provvedimenti applicativi e rifacimenti delle graduatorie che si sono protratti fino ad anno scolastico avanzato.
Con riferimento alla bozza di decreto dirigenziale per gli anni scolastici 2005/06 e 2006/07, si formulano le osservazioni che seguono:

Inserimenti con riserva
Vanno previste le modalità di scioglimento della riserva anche per i docenti che conseguiranno l’abilitazione/specializzazione a seguito della partecipazione ai corsi speciali abilitanti istituiti con i DD.MM. 100/2004 e 21/2005. Ciò in analogia a quanto previsto al comma 3 dell’art. 8 della bozza di decreto per le altre categorie.
La possibilità di inserimento con riserva nelle graduatorie va estesa anche agli iscritti all’ultimo anno del corso quadriennale di didattica della musica, che altrimenti risulterebbero incomprensibilmente e ingiustamente penalizzati rispetto alle altre tipologie di “laureandi e specializzandi” previste all’art. 8.
E’, inoltre necessario che sia esplicitata la possibilità di successivo inserimento con riserva nelle graduatorie anche da parte dei partecipanti ai corsi speciali che saranno avviati a dicembre (1 ter e c bis). Ciò al fine di fornire garanzie agli interessati in merito alla riapertura delle procedure di iscrizione in graduatoria, in applicazione di quanto previsto dall’art. 4 del D.M. 21/2005.

Abilitazioni riservate
Si apprezza che l’Amministrazione manifesti finalmente l’intenzione di accogliere le ripetute richieste formulate da queste OO.SS. di consentire l’inserimento in graduatoria ai docenti abilitati con procedure riservate.
Tale opportunità va, ovviamente, estesa anche alle graduatorie di strumento musicale al fine di evitare ingiuste esclusioni e disparità di trattamento. Per questa classe di concorso, per la quale non sono mai state disciplinate modalità di accesso a regime, si ritiene necessario, inoltre, consentire l’inserimento in seconda fascia anche agli aspiranti in possesso dei requisiti previsti dalle norme speciali emanate in materia (art. 11 legge 124/99, art, art. 2 bis legge 333/01, art. 1, comma 4 bis legge 143/04) che non hanno a tempo debito esercitato la possibilità di inserimento in graduatoria permanente. Ciò, soprattutto, alla luce dei chiarimenti forniti da codesta Amministrazione con la nota prot. 36 del 27 gennaio 2005.

Criteri di valutazione dei servizi
La bozza propone solo parzialmente i chiarimenti diramati dall’Amministrazione in relazione alle modifiche introdotte lo scorso anno nella tabella di valutazione della III fascia. Nel testo degli articoli 3 e 4 della bozza si devono recuperare tutte le precisazioni intervenute in materia.
Si evidenzia, inoltre, la necessità di fornire indicazioni circa le modalità di valutazione dei servizi prestati nelle scuole italiane all’estero e nelle scuole all’estero. Ciò in quanto la formulazione della tabella di valutazione ha determinato difficoltà e difformità interpretative.

Corsi di perfezionamento
Le scriventi organizzazioni sindacali ribadiscono un giudizio fortemente negativo sulla vicenda relativa alla valutazione dei corsi di perfezionamento che ha alimentato un clima di confusione e tensione nei precari e che deve trovare un chiarimento definitivo nell’ambito del nuovo decreto. Si torna a sottolineare che è intollerabile che percorsi formativi diversi per impegno, durata e livelli di competenze acquisibili, abbiano una pari valutazione.,E’ urgente porre termine a speculazioni sui titoli accademici a danno di personale precario.

Disoccupazione
E’ necessario siano sciolti i dubbi e fornite indicazioni chiare relativamente all’obbligo di documentare il requisito della disoccupazione da parte dei candidati appartenenti alle categorie protette di cui alla legge 68/99, per i quali l’Amministrazione fin dallo scorso anno dichiara di aver richiesto parere al Consiglio di Stato.

Elenchi di sostegno docenti di strumento musicale
Considerato che per i docenti di strumento musicale non sono previste le graduatorie di prima fascia è necessario chiarire che coloro che sono forniti di titolo di specializzazione vanno collocati negli elenchi di II e III fascia.

Graduatorie di istituto
Ai fini dell’inserimento nelle graduatorie di istituto, le attuali disposizioni prevedono l’obbligo di indicare contestualmente tutte le 30 scuole nelle quali si desidera essere inseriti sia in prima che in seconda e terza fascia (insegnamenti per i quali non si è abilitati), senza consentire la possibilità di modificare o integrare successivamente le opzioni effettuate. Ciò rappresenta una evidente penalizzazione dei docenti inseriti nelle graduatorie permanenti ed è, pertanto, necessario che tale prescrizione sia rivista. E’ impensabile continuare ad imporre una scelta che, coinvolgendo due anni scolastici, impegna gli aspiranti a prevedere anche eventuali inserimenti futuri in graduatorie per le quali acquisiranno il titolo di accesso nel corso dei prossimi due anni.

Revisione D.M. 201/2000
Ripetutamente queste OO.SS hanno richiesto di rivedere le disposizioni contenute nel D.M. 201/2000. L’Amministrazione pur dichiarandosi disponibile non ha fino ad ora mai attivato lo specifico tavolo di confronto richiesto.

Si segnala tra le questioni di particolare urgenza una attenta riflessione sul numero di circoli didattici/istituti comprensivi esprimibili. Per la scuola dell’infanzia e primaria l’esperienza degli ultimi anni ha fatto emergere gravi difficoltà sia da parte dei precari nella scelta dell’opportunità più vantaggiosa, sia da parte delle scuole nel reperire in tempi rapidi i supplenti, difficoltà che spesso si traduce nella rinuncia all’assegnazione del contratto con conseguenti danni per gli alunni e per il personale.

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