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COMUNICATO SINDACALE

Gentili colleghe e colleghi,
ancora una volta siamo chiamati allo sciopero e i motivi non sono cambiati, anzi si sono aggravati quelli vecchi e se ne sono aggiunti di nuovi, più pericolosi e subdoli dei precedenti; ne citiamo solo alcuni:

  1. sono ormai quindici mesi che il contratto è scaduto e il governo non ha alcuna voglia di rinnovarlo;
  2. E' stata ripresentata in commissione parlamentare una proposta di legge tesa ad abolire la Rappresentanza Sindacale Unitaria per la componente docente: noi che dobbiamo educare alla libertà, alla cittadinanza responsabile, al rispetto dei diritti umani, noi che dobbiamo insegnare il riscatto delle condizioni lavorative attraverso le lotte sindacali,. noi non dovremmo avere rappresentanza sindacale; ci vogliono ligi e "sottoposti" alle politiche del governo del momento come se fossimo ancora ai tempi di un certo ventennio , quando c'era un regime unico un maestro unico, un testo unico, una sottomissione unica. .. ecc.
  3. Vogliono dividere la professione docente in tre fasce: iniziale ,. intermedia e finale; chi dovrebbe
    decidere il passaggio di fascia? Ci sarà un esame? Chi ne sarà agevolato? Forse i compiacenti con i capi d"istituto o con le politiche governative del ministro di turno? Ci sembra questo un chiaro tentativo per dividerci, per frantumarci come categoria e ricattarci come singoli docenti; lo vogliono fare proprio ora che stiamo ritrovando consapevolezza ed unità;
  4. La riforma che con tanta ostinazione ci vogliono imporre, fa acqua da tutte le parti e tuttavia continua a considerare gli insegnanti come i dotti schiavi "Tutori" di romana memoria, ai quali i patrizi romani affidavano i figli per la pura e semplice "trasmissione" dei saperi, e...non parliamo del resto.
    Abbiamo toccato solo alcuni dei punti in questione, altri li tratteremo nelle assemblee sindacali apposite.

La nostra regione ha scritto la storia, nel panorama mondiale, negli ultimi tempi per aver condotto e vinto lotte importanti con la partecipazione, la compattezza e la fermezza nel difendere i propri diritti e il proprio futuro (Scanzano, L'elettrodotto di Santa Sofia nel vulture-melfese, gli operai della FIAT a San Nicola di Melfi insegnano).

La nostra gente ci ha insegnato come si lotta e come si vince, noi non vogliamo essere da meno della nostra gente.

Potenza,. 9-3-2005

La Rappresentanza Sindacale
Unitaria del VI Circolo
Potenza

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