Il tuo browser non supporta i fogli di stile!!!

Per una visione perfetta del sito ti consigliamo di aggiornarlo

DOCUMENTO POLITICO
DEL COMITATO DIRETTIVO DELLA FLC CGIL DI POTENZA

In data 26 aprile 2006 si è riunito il Comitato Direttivo Provinciale della FLC CGIL di Potenza.

Il Direttivo ha valutato positivamente l’esito del XV Congresso nazionale della CGIL, che ha segnato in maniera forte la centralità dei temi della conoscenza.
Epifani, nella relazione introduttiva del Congresso di Rimini, ha detto chiaramente che il progetto di ricostruzione del paese elaborato dalla CGIL si fonda sullo sviluppo della ricerca, dell’innovazione e della formazione.
La scuola, la ricerca, l’università, la formazione professionale, sono il cuore della piattaforma programmatica della CGIL e la conoscenza è la risorsa per risollevare le sorti del paese.
Qui si vince o si perde il progetto dell’Italia che vogliamo”, sono state le parole del Segretario Nazionale, che testimoniano un profondo cambiamento delle coordinate politiche e culturali della CGIL, per molti anni caratterizzata da un approccio tradizionale ai problemi del paese, che la costituzione della FLC ha contribuito a superare.

Il Direttivo Provinciale assume il tema della precarietà come perno dell'iniziativa politica della FLC di Potenza.
La legge 30 ha precarizzato selvaggiamente il mercato del lavoro, ha polverizzato il rapporto di lavoro in una serie di istituti, deregolati e decontrattualizzati, che pongono il lavoratore in posizione di subalternità rispetto al datore di lavoro.
E’ una legge che riduce i diritti dei lavoratori, che vengono regolati esclusivamente dal mercato, che ribalta il concetto stesso di diritto del lavoro, che nasce per correggere una asimmetria tra lavoratore e impresa.
E’ una legge che mortifica la cultura del lavoro, che dequalifica e deprofessionalizza il lavoro, degradandolo a manodopera a basso costo.
La lotta alla precarietà è una priorità assoluta, e la grande mobilitazione francese che ha portato al ritiro del CPE dimostra che la questione travalica i confini nazionali e mette in discussione lo stesso modello sociale europeo.
Il fenomeno della precarietà investe prepotentemente anche i settori della conoscenza, dove lavorano 250.000 precari, con percentuali che oscillano dal 20% nella scuola, al 50% nell’università e nella ricerca, con punte del 70% nell’Afam e nella formazione professionale privata.
Questo processo di precarizzazione spinta, oltre a negare diritti a speranze ad un’intera generazione, che rischia di essere definitivamente tagliata fuori, indebolisce le istituzioni del sapere e danneggia la qualità dei sistemi formativi.
Ad essere compromessa è la funzione sociale ed istituzionale della scuola, della ricerca e dell’università, che è quello di realizzare la piena uguaglianza dei cittadini, di garantire a tutti il diritto allo studio ed al successo scolastico.
Il Direttivo provinciale ritiene indispensabile costruire una forte iniziativa sul territorio, che guardi al precariato nel suo complesso. A tal fine impegna la segreteria ad avviare una campagna di assemblee nella scuola su tutto il territorio provinciale, rivolte ai docenti precari, e a preparare una iniziativa pubblica sul precariato nel CNR di Tito e nell’Università di Basilicata.

Il Direttivo provinciale, dopo aver analizzato i dati sull’organico di diritto delle scuole della provincia di Potenza per l’a.s. 2006/07, esprime profonda preoccupazione per la consistente riduzione delle iscrizioni, che colpisce in maniera principale la scuola media, dove si avranno, per il prossimo 1 settembre, quasi 800 alunni in meno rispetto all’anno in corso.
Il calo delle iscrizioni, strettamente legato a processi di denatalità recentemente confermati dagli ultimi dati Istat, se non contrastato adeguatamente con una politica regionale di sviluppo e di riorganizzazione dell’offerta formativa, rischia di impoverire ulteriormente il territorio lucano, soprattutto nelle aree interne, e di produrre una drastica riduzione delle classi e degli organici del personale docente.
Particolare preoccupazione desta la circolare sull’organico di diritto del personale Ata che, modificando ulteriormente i parametri di calcolo previsti dal D.M. 201, peraltro già inaspriti l’anno scorso, e confermando il tetto regionale, rende strutturale il taglio effettuato nelle ultime tre leggi finanziarie (161 posti di collaboratore scolastico a livello provinciale) e prevede un ulteriore taglio di 10 unità.
Ancora una volta le scuole della provincia di Potenza, per il terzo anno consecutivo, si troveranno a fare i conti con un organico non rispondente alle proprie esigenze di funzionalità e saranno impossibilitate a garantire il corretto funzionamento dei servizi generali e amministrativi.
Il Direttivo impegna la Segreteria a verificare esattamente la situazione degli organici provinciali in sede di informativa, e, in caso di sofferenza, a mettere in campo tutte le iniziative di protesta che saranno necessarie, di intesa con altre le OO.SS. confederali.

Il Direttivo provinciale valuta positivamente l’ipotesi di accordo nazionale sull’attuazione dell’art. 7 del Contratto di biennio economico relativo alle nuove posizioni economiche per il personale Ata di area A e B.
Si tratta dell’avvio di un processo di valorizzazione professionale del personale Ata, atteso da molti anni, che dovrà proseguire con lo sviluppo verticale della carriera e con il reinquadramento di tutti i profili professionali.
Non appena l’accordo sarà sottoscritto, occorrerà attivare iniziative di informazione capillare dei lavoratori, attraverso un calendario di assemblee, da indire insieme a Cisl e Uil, dove verranno presentate le linee generali della piattaforma.

Il Direttivo provinciale considera le prossime elezioni Rsu nella scuola un banco di prova importante per la verifica dell’attività svolta dalla Flc contro la “riforma” Moratti.
A tal fine valuta la necessità di avviare da subito la campagna elettorale con iniziative nelle scuole e sul territorio, che facciano conoscere ai lavoratori l’impegno della Flc nell’iniziativa di contrasto alle devastanti politiche scolastiche del centro-destra, condotta negli ultimi anni, e nel rilancio della scuola pubblica, attraverso l’innalzamento dell’obbligo scolastico, il rilancio dell’autonomia scolastica e del sistema di educazione e formazione permanente, una politica di qualificazione dei lavori della conoscenza che restituisca ruolo e dignità sociale agli insegnanti e al personale Ata.
Il Direttivo individua un gruppo di coordinamento per le elezioni Rsu, composto dai componenti la Segretria provinciale e dai referenti territoriali, affinché predisponga un piano di azione per la composizione delle liste e coordini gli interventi e le iniziative sul territorio e nelle singole scuole in vista dell’importante scadenza elettorale.

Potenza, 26 aprile 2006

IL SEGRETARIO GENERALE
Paolo Laguardia

TOPTOPTOP