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Le sciocchezze propagandistiche del Coordinatore nazionale della Gilda

La campagna elettorale per le Rsu gioca sempre brutti scherzi alla Gilda degli Insegnanti, che entra in una specie di delirante paranoia elettoralistica.
Che non risparmia neppure i suoi dirigenti nazionali.

Dopo aver aderito ad uno sciopero chiaramente prelettorale indetto per il 7 dicembre (guarda caso il giorno dopo il voto rsu, che coincidenza!), il Coordinatore nazionale della Gilda Rino Di Meglio, in una nota del 5 dicembre, non trova “di meglio” da fare che prendersela con Cgil Cisl e Uil, a cui rimprovera di aver indetto un’azione di protesta puramente virtuale contro la finanziaria, peraltro facendo finta di ignorare le norme sulla regolamentazione del diritto di sciopero, e che l’unica vera azione di sciopero promossa dai sindacati confederali è a sostegno dei presidi incaricati.

Si tratta di bugie propagandistiche.
Cgil Cisl e Uil, per migliorare la Finanziaria 2007, hanno organizzato un programma articolato di mobilitazione "Prima di tutto la SCUOLA PUBBLICA", che prevede iniziative territoriali e nazionali, tra cui un’ora di sciopero per tutto il personale della scuola (già proclamato per l’11 e il 13 dicembre e semplicemente differito al giorno 14), un sit-in dei precari docenti e Ata, presidi davanti alle Direzioni regionali e incontri con i Prefetti. Iniziative che culmineranno con la grande manifestazione nazionale del 17 dicembre a Roma.

Si tratta di un percorso di mobilizione tutt’altro che virtuale, anzi piuttosto “reale” e concreto, che mira a far sentire la voce di protesta della scuola durante il passaggio del maxiemendamento al Senato, ovvero nel suo snodo politico più delicato e cruciale.

Un percorso avviato da tempo, che ha dato già significativi risultati (cancellazione della norma relativa al superamento delle graduatorie permanenti dal 2010, risorse per il rinnovo contrattuale) e che si propone di modificare quei punti della Finanziaria che penalizzano la scuola pubblica.

Un percorso diverso da chi ha scelto scorciatoie propagandistiche ed iniziative elettoralistiche, queste si “virtuali” e sterili. O da chi nel recente passato si è caratterizzato per una totale assenza di inizitiva sindacale.

Come quando, per citare l’ultimo episodio, Gilda non partecipò allo sciopero del 25 novembre 2005, indetto da Cgil, Cisl e Uil contro una Finanziaria assai peggiore di questa e, soprattutto, per rivendicare risorse per il rinnovo del biennio economico, non previste nella Finanziaria. Salvo poi firmare l’accordo nazionale sul biennio economico 2004-05, grazie alle risorse aggiuntive strappate proprio attraverso quello sciopero a cui Gilda non ha aderito.

Ma la coerenza non abita da quelle parti, come dimostra anche il recente atteggiamento di critica feroce al Fondo Espero, dopo essere stata, Gilda, tra i firmatari dell’intesa nazionale istitutiva del fondo medesimo.

Ci auguriamo soltanto che passate le elezioni rsu, racimolato “alla meglio” l’ultimo voto, Gilda abbandoni la propaganda ed inizi finalmente a fare sindacato.

FLC CGIL Paolo Laguardia
CISL SCUOLA Luigi Errico
UIL SCUOLA Vitina Galasso

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