Il tuo browser non supporta i fogli di stile!!!

Per una visione perfetta del sito ti consigliamo di aggiornarlo

Secondo ciclo, sperimentazione:
il No delle Regioni

Il testo dell’ordine del giorno della Conferenza delle Regioni

Ecco il testo dell’ordine del giorno con cui la Conferenza ha formalizzato la richiesta e la presa di posizione.

ORDINE DEL GIORNO

La Conferenza delle Regioni e Province autonome,

preso atto

che il Ministro Moratti ha firmato il DM 31/1/2006 che anticipa all’anno scolastico 2006-2007 l’avvio della sperimentazione della riforma del II ciclo, contrariamente a quanto concordato con le Regioni, Province autonome e con le Autonomie locali nella seduta della Conferenza Unificata del 15 settembre 2005;

considerato

che con la stessa circolare sono stati resi noti altri due decreti, quali le tabelle di confluenza dei titoli e di corrispondenza dei percorsi e di incremento al 20% della quota riservata alle ore curriculari dei piani di studio rimesse alle istituzioni scolastiche;

rilevato

che su questi ultimi tre decreti la Conferenza Unificata non ha espresso il parere che invece i testi dei decreti richiamano;

valutato

che tale iniziativa del Ministro rappresenta un grave vulnus nel rapporto istituzionale con le Regioni, Province autonome e le Autonomie locali mortifica il ruolo della Conferenza Unificata;

sottolineato

che il decreto sulla sperimentazione è stato emanato quasi un mese dopo il termine per la predisposizione della programmazione della rete scolastica da parte delle Regioni e all’indomani del termine ultimo per le iscrizione alle scuole, creando così confusione e disorientamento sia tra le famiglie e gli studenti sia tra i docenti e i dirigenti scolastici;

rilevato

inoltre che le autorizzazioni a tali sperimentazioni sono state attribuite ai direttori degli uffici scolastici regionali che non hanno competenza secondo il vigente DPR 8 marzo 1999 n. 275 e ledono il ruolo di programmazione dell’offerta formativa riconosciuto alle Regioni;

sottolineato

che si rischia di aprire una nuova fase di contenzioso fra Governo e Regioni;

chiede

al Ministro dell’istruzione l’immediata revoca di tale decreto.

Roma, 9 febbraio 2006

TOPTOPTOP