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Si fissa una data unica di fine dei corsi, ma oltre l'anno accademico 2005/06. Nessuna soluzione ai problemi sollevati per quanto riguarda i costi e le modalità organizzative

Corsi abilitanti DM 85: una nota di chiarimenti inadeguata e in grave ritardo

Dopo le numerose sollecitazioni sindacali e senza alcun confronto specifico, i Ministeri interessati hanno finalmente emanato due note di chiarimenti sull'organizzazione dei corsi previsti dal DM 85/05.

Nelle note viene definitivamente confermato, come già previsto nel DM 85/05, che lo scioglimento della riserva avverrà in un'unica data a livello nazionale per tutti i corsisti e che per garantire omogeneità nella durata dei corsi le commissioni esaminatrici non potranno essere nominate prima di gennaio 2007 per la scuola secondaria e di marzo 2007 per la scuola primaria e dell'infanzia.

Si tratta di una soluzione che risponde ai criteri di omogeneità da più parte richiesti, ma che elude la norma del DM che stabiliva il termine dei corsi entro l'anno accademico 2005/06 (maggio-giugno 2007).

Nelle note si conferma, come stabilito anche dalla Legge finanziaria 2007, che coloro che frequentano i corsi DM 85 hanno diritto all'iscrizione con riserva nelle graduatorie permanenti trasformate ad esaurimento. Su nostra richiesta, è stato chiarito dagli uffici del MPI che tale diritto vale per tutti coloro che hanno titolo a frequentare i corsi anche se gli stessi non sono ancora stati attivati.

Alle note è anche allegato il protocollo d'intesa con l'Università Roma 3 per l'attivazione dei corsi a distanza per quelle discipline del DM 21/05 che non si erano potuti attivare a suo tempo a causa dell'esiguo numero di aspiranti.
Abbiamo richiesto che analoga soluzione sia attivata tempestivamente anche per eventuali corsi non attivabili del DM 85/05.

Le note danno solo una parziale risposta ai problemi sollevati dalla FLC Cgil nei vari incontri ed in particolare non affrontano in alcun modo le problematiche relative ai costi e alle modalità organizzative dei corsi che in alcune realtà si sono rivelate fortemente penalizzanti per i precari sia per la tempistica che per il mancato decentramento delle sedi.

In particolare è da sottolineare che il grave ritardo nel fornire i dovuti chiarimenti, e il mancato coordinamento delle direzioni regionali, ha determinato situazioni differenziate sul territorio nazionale obbligando i corsisti a “tour de force” assolutamente inaccettabili e in molti casi alla rinuncia alle nomine annuali per poter frequentare i corsi.

La FLC Cgil, pur considerando positivo il chiarimento rispetto alla omogeneità nella durata dei corsi, che comunque non rispetta il dettato del DM 85/05 che ne prescriveva la conclusione entro l'a.a. 2005/06, riafferma l'esigenza che sulla questione si proceda ad ulteriori approfondimenti per rispondere alle esigenze di migliaia di lavoratori che hanno l'unica colpa di voler vedere rispettata la legge 143/04.

Ancora una volta le persone si trovano penalizzate dalle diverse velocità con le quali a livello regionale vengono attuate le norme nazionali. Sono prove di “federalismo” che non possiamo in alcun modo condividere.

Nel ribadire,quindi, la richiesta unitaria di incontro ai due Ministri, attiveremo tutte le iniziative necessarie a garantire il pieno rispetto dei diritti dei corsisti anche rispetto alle previste immissioni in ruolo su tutto il territorio nazionale.

Roma, 2 gennaio 2007

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