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Carriera Docenti

Art. 22 del CCNL 2002-2005: conclusi i lavori della Commissione

Martedì 25 maggio, la Commissione prevista dall’art.22 del CCNL e formata da delegazioni di parte sindacale e dal MIUR ha concluso i propri lavori.

Sempre nella giornata di oggi le Segreterie nazionali dei sindacati scuola Cgil, Cisl e Uil hanno reso noto un “Documento di intenti” che indica con chiarezza l’intenzione di aprire una discussione ampia in categoria,che non potrà che interessare anche la parte iniziale del prossimo anno scolastico, di sottoporre a formale consultazione le successive proposte di piattaforma ed indica alcune condizioni preliminari.

La delegazione della Cgil Scuola nella commissione era formata da componenti la struttura nazionale del sindacato e da docenti impegnati da tempo nel campo dell’associazionismo professionale (Cidi, Legambiente, Mce, Proteo Fare Sapere) e da loro indicati.

Come previsto dall’art. 22, la Commissione ha predisposto un documento di ricognizione su alcune ipotesi di sviluppo della carriera professionale dei docenti da consegnare al Ministro dell’Istruzione, che dovrà definire un proprio atto d’indirizzo in materia, per quanto riguarda la parte pubblica, e da utilizzare per l’apertura di una discussione di merito, per quanto riguarda la parte sindacale.

La durata dei lavori (circa cinque mesi) è da connettere alla complessità del problema, sul quale sono emerse posizioni molto diverse. Ma sul confronto hanno pesato l’indeterminatezza delle risorse disponibili e la presenza di due disegni di legge che riconducono a legge la definizione dello stato giuridico e dello sviluppo di carriera del personale docente, sottraendoli alla contrattazione sindacale.

A salvaguardia e nel rispetto di quanto definito nel contratto di lavoro, nella premessa del documento sono state pertanto inserite le precondizioni - per i sindacati irrinunciabili - all’apertura della trattativa:

  • la presenza di risorse finanziarie aggiuntive a quelle necessarie per il rinnovo del secondo biennio contrattuale;
  • l’attuazione della negoziazione entro il biennio 2004-2005;
  • la previa consultazione della categoria;
  • la non attinenza tra attuazione dell’art 22 e quanto previsto dall’art 43 del CCNL (modifiche all’organizzazione del lavoro in seguito all’attuazione della Legge 53).

Il documento è stato elaborato in seguito ad una complessa discussione, data la problematicità degli argomenti affrontati, in cui si sono confrontate esperienze ed opinioni diverse ed, ovviamente, è frutto anche di mediazioni fatte all’interno della commissione. La scelta operata è stata quella di presentare delle proposte aperte, in cui evidenziare anche le ricadute e le connessioni con altre questioni legate al lavoro docente e alla sua qualità, cercando, però, di mantenere il documento in un numero contenuto di pagine, per favorirne la lettura, con l’aggiunta di un’appendice che offre elementi di approfondimento, anche a livello internazionale, sullo sviluppo della professionalità docente.

Per quanto riguarda i contenuti, la discussione si è inizialmente orientata sui problemi più generali della professione docente, non riconducibili alla sola questione della carriera, quali la formazione iniziale ed in servizio, il precariato, la mobilità professionale, la riduzione dell’orario di lavoro a fine carriera in raccordo anche con lo svolgimento di altri compiti (assistenza docenti neo assunti, aggiornamento…), le figure di sistema.

Sono state, inoltre, analizzate le esperienze degli altri paesi europei, dove il problema della valorizzazione del lavoro docente è all’ordine del giorno, ma con scelte differenziate rispetto al modo d’attuazione. Sono state considerate anche le ricerche condotte dall’OCSE, nelle quali si rileva la problematicità della questione “valutazione del lavoro docente”, la necessità di trovare soluzioni corrispondenti anche alle caratteristiche dei sistemi scolastici di ciascun paese, il fallimento delle esperienze di carriera connesse alla sola valutazione dei risultati degli alunni.

Principi condivisi alla base delle proposte elaborate:

  • l’unicità della funzione docente, per cui lo sviluppo di carriera non deve prefigurare gerarchie professionali;
  • la considerazione di tutti gli aspetti che caratterizzano la storia professionale di un docente: l’esperienza, la formazione in servizio e lo svolgimento di specifiche funzioni
  • la necessità di ridurre il periodo di anzianità necessario per raggiungere il massimo della carriera;
  • la valorizzazione della scuola dell’autonomia e la sua centralità nello sviluppo professionale dei docenti;
  • la ricerca di meccanismi di valorizzazione aperti a tutti e su base volontaria;
  • la necessità di ricercare forme di sviluppo professionale, non limitate a soli riconoscimenti economici, ma aperte ad ulteriori prospettive di mobilità ed arricchimento professionale;
  • la centralità di unqualificato sistema di formazione in servizio che accompagni il docente lungo tutto il percorso lavorativo.

Nel merito delle proposte

La Commissione ipotizza la presa in considerazione di tre elementi che, insieme o separatamente, possono configurare uno sviluppo della carriera docente:

l’esperienza, in quanto rappresenta un valore primario strettamente collegata alla funzione principale del profilo docente, l’insegnare;

la formazione, che costituisce uno strumento fondamentale per una professione cui sono richiesti continui adeguamenti e arricchimenti delle competenze professionali;

le attività e i compiti connessi all’articolazione della figura docente e alle necessità delle istituzioni scolastiche.

Per quanto riguarda l’esperienza, il documento prima di tutto ravvede la necessità di procedere ad un accorciamento del periodo necessario per arrivare al massimo livello stipendiale (ad es. intorno ai 25 anni). In questo modo si adeguerebbe la carriera per anzianità dei docenti italiani ai parametri europei (solamente in Spagna lo sviluppo di carriera per anzianità è altrettanto lungo), prevedendo, comunque, ulteriori meccanismi di progressione automatici anche dopo il raggiungimento del livello massimo.

Sul fronte della formazione, il documento ipotizza che essa divenga uno strumento che accompagna il docente in tutto il suo percorso lavorativo, fondato su un sistema riconosciuto di attestazione delle competenze acquisite non solo sul territorio nazionale, ma anche al livello europeo. Questo obiettivo richiede, però, un ripensamento dell’attuale sistema di formazione in servizio per quanto riguarda accreditamento degli enti di formazione, certificazione dei percorsi formativi, tipologia della formazione, evitando una formazione solamente accademica, affidata all’Università e agli Enti di ricerca, ma in cui invece siano valorizzati gli aspetti metodologico - didattici e le competenze acquisite con l’esperienza.

La formazione può, infine, costituire un elemento che la scuola può prendere in considerazione per l’espletamento di attività connesse al piano dell’offerta formativa, da retribuire sulla base della normativa vigente.

Per quanto riguarda il problema delle procedure da mettere in atto ai fini del riconoscimento delle professionalità acquisite, la scelta della commissione è stata quella di delineare alcuni principi e linee guida, lasciando al confronto con i docenti in questa fase, poi alla definizione della proposta da parte dei sindacati ed alla successiva trattativa il compito di tradurli in proposte concrete.

Al centro della riflessione, la stretta connessione tra operazioni che coinvolgono il singolo docente in un processo di riflessione e di autovalutazione della propria biografia professionale (comprensiva di esperienza e di crediti formativi e professionali), la centralità della scuola dell’autonomia come sede di certificazione di quanto l’interessato attesta e di elaborazione di strumenti di analisi in grado di valutarne impegno e qualità, e il supporto che la valutazione della qualità e dell’efficacia dell’intera istituzione scolastica può dare in relazione alla definizione di standard nazionali e alla trasparenza.Il documento si sofferma inoltre sul fatto che il sistema di valutazione esterno debba essere esclusivamente uno strumento che aiuti il docente sul piano della programmazione e della verifica, escludendo qualsiasi aspetto sanzionatorio dell’operato del docente.

Per quanto riguarda i crediti formativi, la possibilità di procedere ad un loro riconoscimento su base oggettiva (meccanismo dei punteggi) pone la pregiudiziale, come già detto, di rivedere l’attuale sistema della formazione in servizio.

Nella parte finale del documento, si suggerisce di esplorare altre forme di riconoscimento della professionalità docente, spendibili sul piano della riduzione dell’orario di lavoro – meccanismo presente in molti paesi europei – dell’arricchimento dei compiti, degli sbocchi di carriera.

Un’ultima osservazione concerne la necessità di considerare meccanismi transitori, se si vuole realmente attuare un meccanismo di valorizzazione aperto a tutti e che tenga quindi conto delle diverse posizioni di anzianità dei docenti.

Roma, 25 maggio 2004

SINDACATI SCUOLA CGIL, CISL, UIL

DOCUMENTO DI INTENTI

I sindacati Cgil Scuola, Cisl Scuola, Uil Scuola considerano il documento prodotto dalla Commissione costituita a norma dell’art. 22 del CCNL 2002–2005 la base per l’avvio di una approfondita discussione in categoria finalizzata ad affrontare una questione da tempo aperta e sulla quale si sono confrontate diverse ipotesi nel passato.

Il documento della Commissione fissa alcune ipotesi di lavoro che la discussione che si apre da oggi dovrà verificare, integrare, modificare.

Cgil, Cisl e Uil scuola annettono un’importanza strategica al rapporto diretto con il personale della scuola e, pertanto, ritengono prioritario acquisire proposte, orientamenti ed indicazioni da parte dei docenti attraverso una consultazione ampia e capillare, condotta direttamente, da sviluppare in forme e tempi utili ad un reale coinvolgimento della categoria.

Sulla base dei verbali, documenti e di ogni altro materiale utile che emergerà dalla discussione in assemblea, i sindacati scuola confederali definiranno, nella loro autonomia, le proprie proposte di piattaforma contrattuale da presentare all’Aran.

Esse verranno sottoposte a formale consultazione della categoria.

Preliminarmente all’avvio di ogni trattativa al riguardo, per Cgil Scuola, Cisl Scuola e Uil Scuola risultano pregiudiziali le seguenti questioni:

  • l’apertura del rinnovo contrattuale per il biennio 2004–2005, secondo le rivendicazioni già avanzate dalle Confederazioni Cgil, Cisl e Uil, con la richiesta di incrementi retributivi pari all’8% contro il 3% circa stanziato dal Governo con la Finanziaria 2004;
  • la definizione di uno specifico finanziamento disponibile fin dall’apertura della trattativa contrattuale sull’art. 22.

Le Organizzazioni sindacali, inoltre, rivendicano che il Governo confermi ed espliciti, anche nelle sedi parlamentari, l’impegno ad evitare ogni intervento su materie di competenza della contrattazione.

I sindacati scuola Cgil, Cisl, Uil ribadiscono, infine, che la trattativa contrattuale sulle materie indicate nell’art.43 del CCNL – della quale rivendicano l’apertura - attiene questioni e temi distinti da quelli relativi all’art. 22 del CCNL.

dal CCNL 2002-05

ART.22 – INTENTI COMUNI

1. Le parti stabiliscono di costituire, entro 30 giorni dalla firma definitiva del presente CCNL, una commissione di studio tra ARAN, MIUR e OO.SS. firmatarie del presente CCNL, che, entro il 31-12-2003 elabori le soluzioni possibili, definendone i costi tendenziali, per istituire già nel prossimo biennio contrattuale, qualora sussistano le relative risorse, meccanismi di carriera professionale per i docenti.

2. Le parti convengono che la commissione di cui al comma precedente finalizzi la propria attività alla realizzazione di meccanismi di carriera che contribuiscano alla costruzione di una scuola di alto e qualificato profilo, che assicuri agli alunni i migliori livelli di apprendimento, valorizzi i talenti e prevenga situazioni di difficoltà e disagio. Tra gli strumenti a tal fine necessari si conviene essere utile l’istituzione di un sistema nazionale di valutazione del sistema scolastico.

LAVORI DELLA COMMISSIONE PREVISTA DALL’ART. 22 DEL CCNL SCUOLA

In data 24 maggio 2004, si è riunita, presso la sede dell’ARAN, la Commissione di cui all’art. 22 del vigente CCNL Scuola, composta da :

- Prof. Mario Ricciardi ________________________________________

- Prof. Omer Bonezzi _________________________________________

- Dott. Alberto Bottino ________________________________________

- Prof.ssa Daniela Colturani ____________________________________

- Prof.ssa Gigliola Corduas_____________________________________

- Dott. Giuseppe Cosentino ____________________________________

- Prof. Mario Di Mauro _______________________________________

- Prof. Massimo Di Menna_____________________________________

- Prof.ssa Piera Formilli _______________________________________

- Prof. Gino Galati ___________________________________________

- Prof.ssa Gabriella Giorgetti____________________________________

- Prof.ssa Brunella Maiolini_____________________________________

- Prof. Antonio Maiorano ______________________________________

- Prof. Achille Massenti _______________________________________

- Dott. Francesco Melendez ____________________________________

- Prof. Marco Paolo Nigi ______________________________________

- Dott. Pasquale Palmiero ______________________________________

- Prof. Giuseppe Patroncini _____________________________________

- Dott. Giuseppe Raieta ________________________________________

- Prof.ssa Noemi Ranieri _______________________________________

- Prof.ssa Luisa Ribolzi ________________________________________

- Prof. Fedele Ricciato _________________________________________

- Prof.ssa Gabriella Romano_____________________________________

- Prof. Francesco Scrima________________________________________

- Prof.ssa Francesca Severa _____________________________________

Alla conclusione della riunione è stato approvato il documento che si allega.

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